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Martedì, 20 Dicembre 2016 09:48

La bioenergetica e l’osteopatia

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Bioenergetica

Perché parlare di bioenergetica in un blog di osteopatia, certamente per il fatto che essendo l’osteopatia una disciplina olistica abbraccia tante materie, ma la bioenergetica ci appartiene intimamente in quanto, Still affermava e tutt’oggi condiviso dalla comunità osteopatica che 4 sono i principi chiave della filosofia osteopatica:

1)il corpo è un’unità; la persona è unità di corpo, mente e spirito.

2)il corpo è capace di auto-regolazione, di auto-guarigione e di conservazione della salute.

3)la struttura e la funzione sono in relazione reciproca.

4)una terapia razionale poggia sulla comprensione dei principi di base dell’unità del corpo, dell’auto-regolazione e dell’interrelazione di struttura e funzione.

La salute è il conseguimento adattabile e ottimale del benessere fisico, mentale, emotivo e spirituale, si basa sulla nostra capacità di affrontare, con riserve adeguate, gli stress abituali della vita quotidiana e gravi stress occasionali dagli eccessi dell’ambiente, infatti è proprio l’ambiente che determina il concetto energetico, la bioenergetica ne studia le reazione che generano energia biologica.

Il concetto di energia è alla base di tutte le patologie che si presentano ed è la stessa energia che ci permette l’auto-guarigione e l’auto-regolazione e ci pone in una condizione di omeostasi, ma  se tale equilibrio energetico si sposta, ecco che si presentano i problemi, allo stesso tempo il concetto di energia è la base della vita stessa sia per il nostro pianeta che per coloro che lo abitano.

Il concetto di energia libera invece, ci spiega come l’accoppiamento di una reazione termo dinamicamente sfavorevole, con un’altra termodinamicamente favorevole può consentire lo svolgimento di tutte le reazioni che risultino utili per la cellula e per tutti gli organismi terrestri.

Senza entrare troppo nel merito definiamo un sistema chiuso un insieme di molecole e materia senza scambi di energia con l’esterno, questo sistema possiede una certa quantità di energia che può essere distribuita in vari modi, per esempio: 

1)formando legami fra atomi e molecole

2)trasformandosi in energia traslazionale 

3)trasformandosi in energia vibrazionale 

4)trasformandosi in energia rotazionale

ma queste trasformazioni energetiche-meccaniche tendono ad aumentare gli scontri particellari che a loro volta creano calore, bene questo è il punto fondamentale il calore, tendenzialmente per il bene dei sistemi biologici il calore se eccessivo deve essere disperso verso l’ambiente esterno, ma se il sistema è chiuso non dovrebbe scambiare niente con l’esterno altrimenti dovremmo parlare di sistemi interscambiabili.

Bah?

Ritorniamo al calore, che fine fa se effettivamente il sistema è chiuso?

Semplice (secondo la bioenergetica) il calore viene assorbito dall’ambiente esterno ossia dall’universo, infatti la bioenergetica ci dice che il totale dell’energia dell’universo non aumenta, non diminuisce e non è misurabile, ma una cosa è certa, il suo livello è sempre costante (forse non è cosi certo, vedi surriscaldamento globale), bene se è vero questo viene da pensare che il tutto accade anche in sistema chiuso in quanto vale lo stesso principio, ma visto che nei sistemi biologici la pressione e il volume delle cellule sono pressoché costanti (e sappiamo il perché), possiamo dire che il cambiamento di energia associato a qualsiasi trasformazione chimico-fisica, sarà uguale al calore trasferito in tale trasformazione, a questo punto se una reazione rilascia calore all’esterno la definiremo esotermica, al contrario se la reazione assorbe energia la definiremo endotermica, quindi comunque la mettiamo il calore è la costante primaria, possiamo dire che l’equilibrio energetico corrisponde al 50%, ma visto che il calore tende a influenzare i moti delle molecole, l’equilibrio energetico corrisponde anche ad una situazione di maggior disordine, bene, ma sappiamo che questo non è possibile in un sistema biologico chiuso come le cellule che tendenzialmente crea un equilibrio energetico in grado di mettere ordine all’interno della cellula stessa e ad i fuori di essa ma restando sempre all’interno di un sistema chiuso, e facile a questo punto affermare che i sistemi biologici per mantenere quest’ordine interno, contribuiscono ad aumentare il disordine nell’ ambiente.

Siamo più chiari, si suole dire che gli organismi viventi e la vita si oppongono al secondo principio della termodinamica, perché cercano di mantenere un certo grado di ordine al loro interno.

Quindi l’organizzazione interna della cellula sussiste a spese del grado di disordine o del calore emesso nell’ambiente esterno, cioè nell’universo, possiamo dire che noi siamo la causa dei nostri stessi mali, il disordine ambientale tende ad aumentare ancora di più con le conseguenze che stiamo vedendo, ma all’inizio dell’articolo abbiamo detto che l’energia dell’universo non aumenta e non diminuisce  e non è misurabile.

Bah?

Faccio filosofia e tendo a evidenziare ciò che la bioenergetica ci dice in merito alle trasformazioni di energia nei sistemi biologici, ossia che i prodotti che hanno un livello energetico inferiore associandoli a prodotti che hanno livelli di energia superiori, creano un riequilibrio del sistema chiuso e rendono favorevoli le reazioni interne al sistema stesso, ma questo ci riporta la punto di partenza, per cui il tutto si riversa nel disordine ambientale esterno.

Bah?

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