La sensazione dolorifica non è suscettibile di adattamento: fintanto che dura lo stimolo, persiste la sensazione dolorosa. Inoltre, una volta instaurato su un certo livello di eccitazione nervosa tramite stimoli ripetuti, il dolore può essere evocato anche da stimoli usualmente insufficienti a evocarlo. Esiste quindi una sorta di "memoria neuronale" per quanto riguarda gli stimoli dolorìfici, riconducibile a sistemi che vedono implicato il glutammato come mediatore e la sua azione sui recettori NMDA.
Inoltre, alcune strutture centrali, come ad esempio le corna posteriori del midollo spinale o il talamo, se stimolate cronicamente con impulsi dolorifici possono attivarsi in modo autonomo, possono cioè andare incontro a un fenomeno di "kìndling" e rimanere attivate anche dopo l'interruzione degli stimoli periferici.