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Sabato, 13 Settembre 2014 08:37

La manipolazione spinale toracica riduce il dolore al collo

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torace

La tecnica del tratto spinale toracico era l’intervento sperimentale primario usato in questo procedimento clinico condotto dalla Scuola di osteopatia di Madrid in Spagna. La manipolazione del tratto toracico spinale – l’unica procedura manuale usata in questo studio – è identica alla tecnica di trattamento osteopatico manipolativo per la spina dorsale medio e alto toracica. L’articolo riporta un’illustrazione da Manipolazione della Spina Dorsale, Torace e Bacino: una prospettiva osteopatica (Churchill Livingstone, 2005) ma la tecnica illustrata è virtualmente identica a quella praticata da molti medici osteopati e appare in Una pratica illustrata di Osteopatia – 1908 (Il Museo Nazionale Osteopatico, 2005).

In questo procedimento, 45 partecipanti (20 uomini e 25 donne) venivano assegnati a caso sia al gruppo sperimentale che di controllo. Tutti i partecipanti avevano dolori al collo acuti ed erano stati indirizzati dai medici del pronto soccorso ad una terapia clinica fisica. I criteri di esclusione comprendevano una storia di colpo di frusta e terapia spinale manipolativa nei due mesi precedenti.

Entrambe i gruppi ricevevano sei sessioni (due sessioni a settimana per tre settimane) di elettroterapia standard ( stimolazione nervosa elettrica transcutanea applicata per 20 minuti alla vertebra C7), terapia termale superficiale (lampada ad infrarossi applicata a 50 cm dal collo del soggetto per 15 minuti) e massaggio con un tessuto morbido. Inoltre, quelli del gruppo sperimentale ricevevano una manipolazione del tratto toracico una volta a settimana.

Si praticarono tre misurazioni dei risultati. I dati venivano raccolti alla prima visita clinica (riferimento) e una settimana dopo la visita clinica finale. I soggetti riportavano il dolore al collo utilizzando una scala di valori soggettiva di 11 punti.

In più, l’effetto del dolore al collo sulle attività della vita quotidiana fu determinato usando il questionario del dolore al collo del Northwick Park. La gamma di mobilità cervicale fu valutata con un goniometro cervicale.

Tutti i partecipanti completarono il procedimento; alle visite mancate furono applicate analisi ITT ( Intention-to-treat, analisi basata sugli intenti iniziali del trattamento). Mentre entrambe i partecipanti dei gruppi sperimentale e di controllo mostravano miglioramento su tutte e tre le misurazioni dei risultati, i soggetti che ricevevano la manipolazione toracica mostravano miglioramenti statisticamente molto più significativi. Un’analisi ripetuta delle misurazioni interattiva delle variazioni mostrava una significatività statistica per l’intensità del dolore (P<.001) e disabilità (P<.001). Si registrava una diminuzione di 2-3 punti di riduzione nel dolore riportato dal riferimento (prima visita) fino a una settimana del procedimento terapeutico successivo per i partecipanti che avevano ricevuto la manipolazione toracica . Le differenze tra i gruppi erano di 10.6 gradi per la flessione; 9.9 gradi per l’estensione, 9.5 e 8 gradi per la flessione laterale destra e sinistra, rispettivamente, e 9.6 e 8.4 gradi per la rotazione destra e sinistra rispettivamente.

All’effetto significativo di questo intervento singolarmente semplice è data forzatamente una misura di campione limitata. La procedura manipolativa fu applicata in un tempo molto breve- sebbene non fosse specificato nell’articolo, la letteratura citata come precedente questo studio descriveva la procedura prendendo 15 secondi dall’inizio alla fine (Clealand et al. Man Ther. 2005; 10:127-135). Questo breve periodo assegnato per la procedura manuale mediava contro la possibile critica che differenze statistiche significative furono osservate nei dati del gruppo sperimentale solo perché quei partecipanti ricevevano un intervento più lungo.

I maggiori limiti dello studio erano la sua breve durata di 5 settimane e il reclutamento dei soggetti da un unico sito. Dal momento che la visita di controllo avveniva una settimana dopo il trattamento finale, non si sa quanto durarono i cambiamenti positivi. Inoltre, la possibilità di generalizzare sarebbe stata più efficace con un progetto multicentrico. Gli autori informavano inoltre che altre procedure manipolative toraciche potrebbero essere più efficaci e suggerivano un ulteriore studio.

Gli autori poterono solo riflettere sul possibile meccanismo di azione per la manipolazione toracica. 

Non si sa se l’effetto fosse segmentale o centrale o se una riduzione nello spasmo muscolare o un accresciuto gioco dell’articolazione inter-segmentale mediava i miglioramenti osservati. La prossimità breve delle strutture da medio a alto toraciche alle strutture cervicali e le dirette connessioni via legamenti  (ad esempio : interspinoso) e muscoli (es. il trapezio), suggerisce sia possibilità biomeccaniche che neurologiche- coerenti con il principio osteopatico che struttura e funzione sono correlate.

Mentre le linee guida pratiche per trattare il dolore cronico al fondo schiena includono la manipolazione spinale, e ulteriori ricerche sono necessarie per stabilire la sicurezza e l’efficacia di questa modalità di trattamento, specialmente sulla possibilità di una compromissione dell’arteria vertebrale. Questo procedimento terapeutico spagnolo aggiunge al crescente numero di prove che supportano l’uso della manipolazione spinale per il trattamento del dolore al collo.

Gonzàles et Iglesias J et al. Man Ther.2009;14:306-13.

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