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Mercoledì, 30 Dicembre 2015 10:12

Dolori alla testa quando si poggia il capo sul cuscino

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cuscino

Il paziente generalmente lamenta una dolenzia alla parte posteriore del capo e del collo, quando poggia il capo sul cuscino durante la notte, in realtà la dolenzia è generata dalla pressione che la testa esercita sul cuscino di contro il cuscino risponde con una forza di compensazione per bilanciare tale pressione, a lungo andare il dolore diventa insopportabile tanto che il soggetto sente il bisogno di alzarsi dal letto, il problema nasce quando di fondo ci sono scompensi articolari, muscolari e nervosi, nonché ansia e stress, per cui l’azione dell’osteopata in questo caso è mirata a regolarizzare tali sistemi e compensare deficienze articolari con normalizzazioni atte al miglioramento delle azioni muscolari che inevitabilmente vanno a influenzare anche il sistema nervoso.

Si potrebbe pensare che tale problematica sia dettata dalle prime vertebre cervicali o addirittura dai muscoli retto anteriore, laterale, grande retto e piccolo retto della testa, in realtà se il paziente non lamenta capogiri, ronzii all’orecchio o dolori alle tempie, bisogna evitare di normalizzare l’atlante rispetto all’occipite e ancor di più i muscoli retti della testa, perché molto spesso si aggiunge a quanto già in essere un ulteriore problematica.

Non dimentichiamo che la compressione del grande nervo occipitale è solitamente causata dalla tensione delle vertebre C4-C5, in particolare alcuni centimetri più in basso rispetto al punto di penetrazione nel semispinale del capo, infatti il nervo occipitale è il ramo mediale della divisione dorsale primaria del secondo nervo cervicale, quest’ultimo emerge sotto l’arco posteriore dell’atlante e sopra la lamina dell’odontoide, effettua poi un percorso curvilineo intorno al margine inferiore del muscolo obliquo inferiore, per poi penetrare come abbiamo prima ribadito nel semispinale del capo e nel trapezio vicino alla loro inserzione all’osso occipitale, quanto sopra esposto ci fa capire che una delle cause principali di tale dolenzia è dettata proprio dalla compressione ti tale nervo quando si poggia il capo su qualcosa, in realtà questi dolori hanno a monte altre concause, in primis un flessione parziale del capo in avanti mantenuta per parecchio tempo, ad esempio quando si legge o si scrive, da posture lavorative obbligate o da traumi importanti, analizzando i muscoli della parte posteriore del collo possiamo evincere i quattro strati in orine di profondità:

  1. Trapezio
  2. Splenio del capo e del collo
  3. Semispinale del capo e del collo e lunghissimo del collo  
  4. Multifido, Rotatori e sub-occipitali

questi ultimi connettono l’occipite con le prime 2 vertebre cervicali i quali muovono anche il cranio, e all’esame palpatorio non si evince dolore in quest’area mentre continuando la palpazione il dolore proviene dalle vertebre C4-C5 e viaggia verso la regione sub-occipitale, lungo il collo e nella parte superiore del cingolo scapolare, l’azione dei muscoli cervicali posteriori consistono principalmente nell’estensione (flessione nella pratica osteopatica) e nella rotazione del capo e del collo.

Il dolore muscolare crea una notevole limitazione della flessione(estensione nella pratica osteopatica) ed una meno importante limitazione della estensione e della rotazione.

Alcune azioni correttive per il paziente per migliorare il dolore partono da una buona postura e da esercizi di stretching del collo mentre si tiene un panno caldo sul collo, ma per un rimedio duraturo è sempre bene rivolgersi ad un osteopata. 

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